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Turchia vs. Croazia -
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Turchia vs Croazia

Turchia
Croazia
Cambia

Turchia
Abitanti 79814871
$ 20000000000
425000
1057
205
Elicotteri 474
107
156
0
12
0

Informazioni

La Turchia, ufficialmente Repubblica di Turchia (in turco Türkiye Cumhuriyeti), è uno Stato transcontinentale il cui territorio si estende per la maggior parte nella penisola anatolica, nell'Asia occidentale, e comprende anche una piccola parte europea: l'estrema parte orientale della Tracia, detta anche Turchia europea. È cinta a sud dal Mar di Levante, a ovest dal Mar Egeo e a nord dal Mar Nero; il Mar di Marmara separa la Turchia europea dalla penisola anatolica. Confina a nord-ovest con la Grecia e la Bulgaria, a nord-est con la Georgia, a est con l'Armenia, l'Azerbaigian e l'Iran, a sud-est con l'Iraq e a sud con la Siria. In Turchia si trova l'estremità più occidentale del continente asiatico. L'attuale territorio turco, specialmente la parte occidentale, ponte naturale tra oriente e occidente, è stato sede di una ricca varietà di popolazioni e civiltà. Fin dal 6500 a.C. si sono succeduti Hatti, Ittiti, Frigi, Urartici, Lici, Lidi, Ioni, Persiani, Macedoni, i regni ellenistici (Regno di Pergamo, il Regno Seleucide, il Regno di Bitinia, il Regno del Ponto, il Regno tolemaico), Romani, Parti, Sasanidi, Bizantini, i crociati e le repubbliche marinare di Venezia e Genova, Selgiuchidi e Ottomani, i quali hanno assunto un importante posto nella storia della Turchia moderna. Antichi e suggestivi siti archeologici e rovine in tutto il paese attestano che ogni civiltà è stata caratterizzata da elementi diversi.



Oltre a quella ottomana, la principale civiltà fiorita in Turchia fu quella bizantina, il cui dominio durò per più di mille anni, fino alla conquista della capitale bizantina Costantinopoli (l'attuale Istanbul), per opera dei turchi nel 1453. Numerosissime sono le testimonianze, i reperti e le costruzioni bizantine sparse in tutta l'Anatolia, e in particolare nell'antica capitale, come la basilica di Santa Sofia. La Turchia si estende su una superficie di 783.562 km², ed ha all'incirca 85 milioni di abitanti, professanti per lo più la religione musulmana; sono presenti piccole minoranze cristiane (soprattutto ortodosse, ma anche cattoliche) ed ebraiche, mentre poco diffuso è l'ateismo. Dal 1923 è una Repubblica. La capitale è Ankara, una delle tre grandi città turche insieme a Smirne e İstanbul; quest'ultima è la più grande metropoli dello stato, nonché il maggior centro industriale e commerciale. La lingua ufficiale è il turco, ma sono presenti numerose minoranze linguistiche. La moneta ufficiale è la lira turca. Il presidente della Repubblica è Recep Tayyip Erdoğan. Nel 2017 la Turchia risultava l'ottavo stato più visitato al mondo.

Source: Wikipedia
Cambia

Croazia
Abitanti 4284889
$ 2100000000
15000
78
12
Elicotteri 40
0
34
0
0
0

Informazioni

La guerra di indipendenza della Croazia fu un conflitto combattuto tra il 1991 e il 1995 tra le forze leali al governo Croato, che, avvalendosi delle disposizioni della Costituzione vigente aveva dichiarato la propria indipendenza dalla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia (SFRJ) difesa dalla Jugoslovenska narodna armija (JNA), controllata da forze serbe e affiancata da reparti composti dai serbi di Croazia. JNA (Armata jugoslava) cessò ufficialmente le operazioni nel 1992. In Croazia ci si riferisce a tale conflitto principalmente come "Guerra della Patria", in croato "Domovinski rat", ma anche come "Aggressione grande-serba", in croato "Velikosrpska agresija". I Serbi invece, per definire il conflitto, hanno utilizzato la frase: "Guerra in Croazia" o "Rat u Hrvatskoj".Il conflitto inizia con un confronto tra la polizia croata e i serbi residenti nella Repubblica Socialista di Croazia. Man mano che la Jugoslovenska narodna armija, passa sotto l'influenza serba, a Belgrado, molte delle sue unità iniziano a sostenere i combattimenti serbi in Croazia. I croati, da parte loro, miravano a formare uno Stato sovrano indipendente dalla Jugoslavia, ma i serbi, sostenuti dalla Serbia, si opponevano alla secessione, con una Croazia comunque unita alla Jugoslavia. I serbi delinearono una nuova linea di confine all'interno della Croazia, separando territori sia con popolazione in maggioranza serba che territori con una significativa minoranza, tentando di conquistare quanto più territorio croato possibile. L'obiettivo principale era la creazione della cosiddetta Grande Serbia. All'inizio della guerra, la JNA tentò di mantenere con la forza la Croazia nella Jugoslavia, occupandola.



Dopo aver fallito in questo piano, le forze serbe proclamarono, all'interno della Croazia, la Repubblica Serba di Krajina (RSK) . Per la fine del 1991, la maggior parte del Paese fu gravemente coinvolto nel conflitto, con diverse città e villaggi pesantemente danneggiati nel corso dei combattimenti, mentre l'intera popolazione fu costretta a fronteggiare l'impatto creato da centinaia di migliaia di rifugiati. Dopo il cessate-il-fuoco del gennaio 1992 e il riconoscimento internazionale della Repubblica di Croazia come stato sovrano, venne stabilita una linea del fronte di tipo fortificato in mezzo alla quale venne schierata una forza di interposizione ONU dal nome United Nations Protection Force - UNPROFOR, Forza di protezione delle Nazioni Unite, riducendo, negli anni successivi le due fazioni a combattimenti intermittenti. All'inizio di questa fase, la Repubblica Serba di Krajina si estendeva per 13.913 km² corrispondenti a più di un quarto del territorio Croato. Nel 1995, la Croazia lanciò due offensive principali dal nome Operazione Flash (Operazione Lampo) e Operazione Tempesta,, offensive che avrebbero cambiato l'esito del conflitto in suo favore. La rimanente zona sotto il controllo della United Nations Transitional Authority for Eastern Slavonia, Baranja and Western Sirmium - UNTAES (Autorità provvisoria delle Nazioni Unite per la Slavonia orientale, Baranja e Sirmia occidentale) fu riannessa nel 1998 alla Croazia. La guerra terminò con una vittoria totale della Croazia, in quanto questa ottenne i risultati che aveva dichiarato di volere fin dall'inizio del conflitto: l'indipendenza e il mantenimento dei confini.

Source: Wikipedia

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