Tbilisi | |
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Abitanti | 1132000 |
Tbilisi (/ti'blizi/, /'ti-/, /'tbi-/, /-si/, in georgiano: თბილისი?) è la capitale e la maggiore città della Georgia, già capitale della RSS Georgiana e della RSSF Transcaucasica, posta sulle rive del fiume Kura. Il nome è talvolta scritto nelle forme Tiflis, Tiblisi, Tblisi o anche Tbilissi. La città copre un'area di 726 km² e ha 1 171 100 abitanti.
Tbilisi fu fondata nel V secolo d.C. da Vakhtang I di Iberia e da allora è stata la capitale di vari regni e repubbliche georgiane. Tra il 1801 e il 1917, allora parte dell'Impero russo, Tiflis era la sede del vicereame imperiale, che governava sia il Caucaso meridionale che quello settentrionale.
A causa della sua posizione al crocevia tra Europa e Asia e della sua vicinanza alla redditizia Via della Seta, nel corso della storia Tbilisi è stata un punto di contesa tra varie potenze globali.
Medina | |
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Medina (AFI: /meˈdina/; in arabo: المدينة المنوّرة, al-Madīna al-munawwara, "La città illuminatissima") è una città dell'attuale regione saudita del Hijāz, nella Penisola araba. Sorge in un'oasi ed è nota fin dai tempi più antichi in quanto ricordata col nome di Yathrib negli Annali di epoca assira.
Medina nel VII secolo d. C. si chiamava ancora Yathrib (in arabo: يثرب) e tale toponimo compare già nelle Cronache assire del IX secolo a.C. e come Yatrippa esso figura nelle opere geografiche romane, specialmente redatte dopo la spedizione nella penisola araba condotta all'epoca dell'imperatore Augusto dal prefetto Elio Gallo, che riuscì a penetrare (senza però poterli assoggettare) nel regno degli Homerites (Himyariti) che governavano le ambite regioni meridionali da dove giungeva il prezioso incenso.
La città-oasi fu, con ogni probabilità, a lungo dominata da tribù ebraiche (secondo alcuni, ebraizzate). Entrata in contatto fecondo con il regno dei Lakhmidi di al-Hira, Yathrib mantenne una precisa vocazione agricola anche se non le mancava un fiorente artigianato incentrato sulle complesse tecniche metallurgiche di cui erano depositari proprio gli Ebrei locali, che si dedicavano con successo anche a lavori di gioielleria e alla produzione di armi e armature.
Le tre tribù ebraiche (i Banū Naḍīr, i Banū Qurayẓa e i Banū Qaynuqāʿ) dovettero con l'andar del tempo cedere spazio politico all'elemento arabo che, inurbandosi, aveva lentamente modificato a proprio vantaggio gli equilibri demografici di Yathrib.
Le tribù israelitiche furono perciò costrette a confederarsi con le due tribù arabe dei Banū Khazraj e dei Banū Aws, di recente immigrazione ma di crescente peso numerico.