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Napoli (AFI: /ˈnapoli/ ; Napule in napoletano, pronuncia [ˈnɑːpulə] o [ˈnɑːpələ]) è un comune italiano di 959 084 abitanti, terzo in Italia per popolazione, capoluogo della regione Campania, dell'omonima città metropolitana e centro di una delle più popolose e densamente popolate aree metropolitane d'Europa.
Fondata dai cumani nell'VIII secolo a.C., fu tra le città più importanti della Magna Grecia e giocò un notevole ruolo commerciale, culturale e religioso nei confronti delle popolazioni italiche circostanti. Dopo il crollo dell'Impero romano, nell'VIII secolo la città formò un ducato autonomo indipendente dall'Impero bizantino; in seguito, dal XIII secolo e per più di cinquecento anni, fu capitale del Regno di Napoli; con la Restaurazione divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone fino all'Unità d'Italia.
Sede della Federico II, la più antica università del mondo ad essere nata attraverso un provvedimento statale, ospita, altresì, l'Orientale, la più antica università di studi sinologici e orientalistici del continente, e la Nunziatella, una delle più antiche accademie militari al mondo, eletta patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo da parte dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo. Luogo d'origine della lingua napoletana, ha rivestito e riveste tuttora un forte peso in numerosi campi del sapere, della cultura e dell'immaginario collettivo.
Pitești | |
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Pitești è un municipio della Romania di 166 893 abitanti, capoluogo del distretto di Argeș, nella regione storica della Muntenia. È situata sulla sponda sinistra del fiume Argeș, importante affluente del Danubio.
È conosciuta come "città dei tulipani" (il tulipano è il simbolo della città) e ogni anno nel mese di aprile si tiene una festa con una mostra di fiori, il fiore di base è appunto il tulipano.
La città è tristemente nota anche per il carcere nel quale fu condotto, tra il 1949 e il 1952, un inumano esperimento, definito da Aleksandr Solgenitsin "il più terribile atto di barbarie del mondo moderno". Questo esperimento carcerario aveva lo scopo di rieducare gli oppositori del regime e creare uomini nuovi attraverso ininterrotte torture sia fisiche sia psicologiche, eseguite dai detenuti stessi su altri detenuti sotto la guida e l'istigazione di Eugen Turcanu.