Islamabad | |
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Islamabad (in urdu: اسلام آباد, Islāmābād) è una città di 1.014.825 abitanti del Pakistan, capitale dello stato dal 1967 nonché capoluogo del Territorio della capitale. Città di fondazione, si trova sull'altopiano di Potwar, nella parte nord-orientale del paese, tra le province del Punjab e di Khyber Pakhtunkhwa. Si tratta della nona città del Pakistan per popolazione.
Fu realizzata tra il 1961 e il 1966 sotto la supervisione dell'architetto greco Kōnstantinos Apostolou Doxiadīs, per sostituire Karachi come capitale dello stato, nei pressi di Rawalpindi (capitale provvisoria del Pakistan tra il 1959 e il 1968). Sede della moschea Faysal, la più grande del paese e dell'intera Asia meridionale nonché la quarta più grande al mondo, ospita un gran numero di parchi e foreste oltre che il Monumento Nazionale, simbolo dell'unità nazionale del Pakistan.
Taranto | |
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Taranto (; Tarde - AFI: [ˈtardə] - in dialetto tarantino) è un comune italiano di 194 347 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia, in Puglia, situato sull'estremità nord occidentale della regione storico-geografica denominata Salento, nonché sull'estremità orientale della zona costiera denominata Arco ionico tarantino.
Fu fondata dagli Spartani nell'VIII secolo a.C. col nome di Taras. La città, grazie alla sua posizione strategica al centro dell'omonimo golfo, alla fertilità del suo territorio e al commercio, divenne la più importante Polis della Magna Grecia e una tra le città di maggior rilievo in tutto il mondo antico, affermandosi come un fiorente centro culturale, economico e militare, che diede i natali a intellettuali del calibro di Archita, Aristosseno, Livio Andronico, Leonida ed Eraclide di Taranto nonché ad atleti le cui gesta divennero leggendarie in tutto il mondo greco, come Icco e il cosiddetto Atleta di Taranto. All'apice del suo sviluppo, raggiunse l'egemonia sulle altre colonie greche del Sud Italia e venne scelta come sede della lega italiota. Fu l'ultima città magnogreca a cadere in seguito all'espansione di Roma, non prima di aver ingaggiato con essa le cosiddette guerre pirriche, un conflitto durato 5 anni. Pur sconfitta, continuò a esercitare una grandissima influenza culturale sul resto dell'Italia meridionale e sulla stessa Roma, entrando a far parte dell'immaginario collettivo del tempo come luogo contraddistinto da opulenza e da ingenti bellezze naturali, celebrate da Orazio e numerosi altri autori.