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Gaborone (UK: /ˌɡæbəˈroʊni, ˌhæb-/ GAB-ə-ROH-nee, HAB-,[8][9] US: /ˌɡɑːbəˈroʊni, -neɪ/ GAH-bə-ROH-nee, -nay,[8][10] Tswana: [χabʊˈrʊnɛ]) è la capitale del Botswana. Ha una popolazione di 231 626 abitanti (censimento 2011), circa il 10% della popolazione totale del Botswana, mentre la sua agglomerazione ospita 421.907 abitanti al censimento del 2011.
Quasi la metà dei cittadini del Botswana vive entro 100 chilometri da Gaborone.
Il tasso di crescita della popolazione di Gaborone è del 3,4%, il più alto del paese.
Gaborone City, si trova tra Le colline di Kgale e Oodi, vicino alla confluenza del fiume Notwane ealca il fiume Seshane nell'angolo sud-orientale del Botswana, e a 15 km dal confine sudafricano. La città è servita dall'Aeroporto Internazionale Sir Seretse Khama. È un distretto amministrativo a sé stante, ma è la capitale del distretto sud-orientale circostante. La gente del posto spesso si riferisce alla città come Gabs.
La città di Gaborone prende il nome dal capo Gaborone della tribù Tlokwa, che un tempo controllava la terra nelle vicinanze.
Medina | |
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Medina (AFI: /meˈdina/; in arabo: المدينة المنوّرة, al-Madīna al-munawwara, "La città illuminatissima") è una città dell'attuale regione saudita del Hijāz, nella Penisola araba. Sorge in un'oasi ed è nota fin dai tempi più antichi in quanto ricordata col nome di Yathrib negli Annali di epoca assira.
Medina nel VII secolo d. C. si chiamava ancora Yathrib (in arabo: يثرب) e tale toponimo compare già nelle Cronache assire del IX secolo a.C. e come Yatrippa esso figura nelle opere geografiche romane, specialmente redatte dopo la spedizione nella penisola araba condotta all'epoca dell'imperatore Augusto dal prefetto Elio Gallo, che riuscì a penetrare (senza però poterli assoggettare) nel regno degli Homerites (Himyariti) che governavano le ambite regioni meridionali da dove giungeva il prezioso incenso.
La città-oasi fu, con ogni probabilità, a lungo dominata da tribù ebraiche (secondo alcuni, ebraizzate). Entrata in contatto fecondo con il regno dei Lakhmidi di al-Hira, Yathrib mantenne una precisa vocazione agricola anche se non le mancava un fiorente artigianato incentrato sulle complesse tecniche metallurgiche di cui erano depositari proprio gli Ebrei locali, che si dedicavano con successo anche a lavori di gioielleria e alla produzione di armi e armature.
Le tre tribù ebraiche (i Banū Naḍīr, i Banū Qurayẓa e i Banū Qaynuqāʿ) dovettero con l'andar del tempo cedere spazio politico all'elemento arabo che, inurbandosi, aveva lentamente modificato a proprio vantaggio gli equilibri demografici di Yathrib.
Le tribù israelitiche furono perciò costrette a confederarsi con le due tribù arabe dei Banū Khazraj e dei Banū Aws, di recente immigrazione ma di crescente peso numerico.