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Biratnagar vs. Rosario -
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Biratnagar
Rosario

Biratnagar vs Rosario

Biratnagar
Rosario
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Biratnagar

RegioneEastern Development Region

Paese

Nepal
Capitale
Abitanti 166674
Codice postale56613

Informazioni

Biratnagar (nepali: बिराटनगर) è una città del Nepal sudorientale, nel distretto di Morang. La sua popolazione è di 242.548 abitanti (2011). Oltre alla maggioranza nepalese, è presente anche una forte comunità di origine indiana. Biratnagar si trova nella zona fertile e pianeggiante del Terai, ed è un importante centro commerciale (collegato con voli quotidiani a Kathmandu) per tutto il Nepal orientale. Si tratta anche di un importante hub per le importazioni dall'India. Benché la popolazione viva prevalentemente di agricoltura (soprattutto riso e juta), l'area di Biratnagar è una delle più industrializzate del Nepal, con diverse fabbriche operanti in settori che vanno dalla chimica alla siderurgia.



Ultimamente si va sviluppando anche il settore del turismo grazie alla relativa vicinanza con la Riserva Naturale Koshi Tappu, molto amata dai bird watchers. La città è nota per la vivacità dei suoi festival induisti, tra cui l'Ashar Pandhra e il Krishna Janma Astham. Biratnagar è anche la città in cui è cresciuto Primo ministro, Matrika Prasad Koirala, Bishweshwar Prasad Koirala, Nagendra Prasad Rijal e Girija Prasad Koirala. Il clima è caldo e umido tutto l'anno, con precipitazioni monsoniche di ampia portata durante l'estate. Biratnagar è anche la città di importanti poeti nepalesi Krishna Bhushan Bal e Suman Pokhrel.

Source: Wikipedia
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Rosario

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Abitanti 0

Informazioni

Il rosario (dal latino rosārium, "rosaio") - che a partire dal XIII secolo acquisì il significato religioso indicante le preghiere che formano come una "corona", nell'accezione latina di corōna (ovvero ghirlanda di rose, alla Madonna) - è una preghiera devozionale e contemplativa a carattere litanico tipica del rito latino della Chiesa cattolica. La parola "rosario" deriva da un'usanza medioevale che consisteva nel mettere una corona di rose sulle statue della Vergine; queste rose erano simbolo delle preghiere "belle" e "profumate" rivolte a Maria. Così nacque l'idea di utilizzare una collana di grani (la corona) per guidare la meditazione. Nel XIII secolo, i monaci dell'Ordine cistercense elaborarono, a partire da questa collana, una nuova preghiera che chiamarono rosario, dato che la comparavano a una corona di rose mistiche offerte alla Vergine. Alla recita del rosario è connessa la possibilità di ottenere un'indulgenza, plenaria o parziale, alle condizioni previste dalla Chiesa cattolica. La preghiera è destinata a ogni persona per ottenere grazie e consolazioni per sé o per altri, per la diffusione delle buone azioni nel mondo, per la soluzione dei conflitti internazionali, per la conversione e la crescita spirituale. La preghiera, sia comunitaria che da soli, nella stanza di casa o in Chiesa, in qualsiasi momento della giornata, è un momento di pace e serenità che distoglie dalle preoccupazioni del vivere giornaliero, è un momento di comunicazione con la Divina Misericordia tramite le preghiere più belle.



Le grazie risultano dall'esperienza non solo di santi e religiosi, ma anche di persone comuni che hanno lasciato testimonianza pubblica delle grazie ricevute richieste alla Vergine Maria. La preghiera del rosario è attualmente composta da 15/20 "misteri" (eventi, momenti o episodi significativi) della vita di Cristo e di Maria, raggruppati in "corone". Ogni corona comprende la meditazione di cinque misteri e la recita di cinquanta Ave Maria divise a gruppi di dieci (decine o "poste"). Essendo facoltativi i cinque misteri aggiunti da Giovanni Paolo II, si può affermare che la preghiera comprende dunque quindici misteri ("misteri gaudiosi", "misteri dolorosi" e "misteri gloriosi"). La versione integrale e classica della meditazione prevede la contemplazione di tutti i quindici misteri e quindi la recita, tra l'altro, di centocinquanta Ave Maria, con l'antichissima e voluta analogia con i centocinquanta salmi del Salterio. Dal 2002, con l'aggiunta facoltativa dei cinque "misteri luminosi", si contano venti "poste" per complessive duecento Avemarie. Il conto si tiene facendo scorrere tra le dita i grani della "corona del Rosario" o "rosario", scritto con l'iniziale minuscola allo scopo di distinguere l'oggetto dalla preghiera. Si recita nella lingua corrente o in lingua latina.

Source: Wikipedia

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